About
Salve a tutti, mi chiamo Beatrice, ho 22 anni (e mezzo) e studio Mediazione Linguistica presso la SSML Gregorio VII, a Piazza del Popolo, a Roma.
Sono ormai al terzo anno, e l’11 luglio finalmente mi laureerò! Ho creato questo blog per potervi rendere partecipe di un argomento che intendo approfondire e che non a caso tratterò nella mia tesi di laurea!
Tuttavia, dapprima ho intenzione di approfondire un aspetto che accomuna il mondo intero ma che troppo spesso viene sottovalutato: il modo di parlare. Più in generale, il linguaggio utilizzato dalle persone, la forma e il contenuto di ciò che si dice, l’importanza di una comunicazione efficace.
Dopo aver trattato queste premesse, analizzerò il tema da me scelto per la laurea.
La mia tesi si concentrerà su di un argomento piuttosto insolito, o meglio, su di un libro controverso, su cui le opinioni di critica e pubblico sono davvero contrastanti: Arancia Meccanica. Girando in rete, ho notato quanti blog e siti internet fossero dedicati a questo romanzo (dal tema opinabile e discutibile sotto ogni punto di vista), ma ho anche potuto constatare quanto queste pagine online si focalizzassero puramente sull’argomento del libro, sulla sua valenza psicologica, sul suo impatto nel sociale, eccetera. Da quello che ho visto, pochi hanno portato la loro attenzione sul linguaggio utilizzato in Arancia Meccanica, o meglio, hanno puntualizzato quanto questo avesse influito nella riuscita del romanzo, ma si sono limitati a fornirne un “dizionario” di vocaboli con la relativa traduzione. Ciò che intendo fare è comparare la versione originale con la traduzione, operare quello che viene definito un “commento linguistico”. Una sfida non semplice, dal momento che dopo aver letto entrambe le versioni, ho constato quanto i due autori (Anthony Burgess a Floriana Bossi, la traduttrice italiana) abbiano scelto due modi completamente diversi di approcciarsi al testo, e di conseguenza, di trattare il linguaggio del romanzo.
Perchè dirvi di più? 😉
Buona lettura!
interessante
Complimenti per la scelta dell’argomento della tua tesi,sarei molto interessata a leggerla. Buona fortuna
bellissimo argomento, se ti va pubblica qui la tua tosi così la leggiamo!
in bocca al lupo!!
Poi quando quest’estate vieni da Stefano me la fai leggere la tesi
Bellissimo argomento!!il linguaggio e la comunicazione efficace. Non è conseguenziale che l’uso del linguaggio produca una comunicazione efficace: sicuramente in quel libro invece è stata studiata ed ha prodotto il risultato voluto.
Argomento molto interessante. In bocca al lupo per la tua tesi.
Anch’io sarei interessato a leggere la tua tesi. In bocca al lupo. Ciao.
premesso che è davvero challenging, ma scusa la domanda banale: il linguaggio che analizzi è nella versione originale o quella tradotta? un in bocca al lupo colossale !
In effetti non ho specificato in quale versione! Grazie dell’imput, lo sottolineerò nella pagina iniziale, che provvederò a modificare subito! 🙂
Mi associo ai complimenti del mio collega Remo e ti rinnovo l’in bocca al lupo x la tua tesi.
Luca Patricelli
Quando sarà possibile me la farai leggere!!! Per adesso in bocca al lupo….
Sono ansioso di leggere la tua tesi e, vedendo come scrivi, ti dirò chi sei….vai
mi piace
In bocca al al lupo! in attessa di leggere la tua tesi
Mi incuriosiscono le novità che esporrai sulla tesi. Ad maiora
Un grande “in bocca al Lupo”!!!
Complimenti! Argomento interessante.
Non bocciarmi subito se mi esprimo male, ma non ho altro modo per dirti: “AUGURONI”
Forza e coraggio. Avanti così.
Colgo l’occasione del tuo commento per ringraziare tutti voi che avete commentato, visitato e apprezzato il mio blog, e di conseguenza, il mio lavoro! grazie!
Beatrice, sei forte e sempre lo sarai
Brava….brava….brava
L’argomento è davvero interessante. Per me hai evidenziato un aspetto che fa riflettere e su cui vale la pena soffermarsi. Non avevo mai considerato l’importanza di una traduzione “fedele” e tu ci sei riuscita a chiarirmi questo aspetto con un esempio calzante. Buon lavoro ed in bocca al lupo